Lo sforzo è di creare una rete di solidarietà tra donne, che troppo spesso manca a causa di un forte individualismo e di una estrema competizione fisica e professionale inculcata culturalmente. Bisogna lottare per imporre l’idea che la donna deve sentirsi libera di realizzare se stessa senza essere vittima di pregiudizi. Occorre pianificare un serio progetto globale che serva a creare nuovi modelli sociali e che rafforzi i valori della solidarietà, del rispetto e dell’uguaglianza reale tra uomini e donne, perché la parità ancora oggi non c’è. Se qualche anno fa era difficile per una donna affermarsi nella società, oggi la situazione non è migliorata; le donne non hanno spazi, perché questa società non è paritaria tra i sessi. Siamo in un Paese democratico, ma questa democrazia sembra che non sia rivolta verso chi ogni giorno, oltre al proprio lavoro, è casalinga, governante e mamma. Abbiamo tutte almeno doppio lavoro: il primo spesso mal retribuito, il secondo non retribuito. L’Italia è l’unico Paese europeo in cui la donna è discriminata nei luoghi di lavoro, dove la maternità spesso determina il licenziamento. Attraverso questa associazione vogliamo dimostrare che anche noi donne siamo presenti. Svolgiamo fondamentali attività di servizio alla comunità non retribuite, ma vogliamo essere presenti di più nelle istituzioni, nella vita pubblica e, perché no, anche nella vita politica. Perché siamo certe, siamo sicure, che insieme alla presenza maschile potremo fare meglio, perché siamo oneste, sappiamo sacrificarci, conosciamo bene i problemi quotidiani e abbiamo le idee chiare su: istituzioni, formazione, lavoro, famiglia, adozioni, ambiente, cultura, spettacolo, sport, sanità, sfruttamento della donna, prostituzione, associazionismo, volontariato e pubbliche relazioni. Perché vogliamo realmente parità con gli uomini; solo così possiamo costruire un mondo nuovo! Più donne significa più democrazia; sensibilità, capacità di ascolto e di attenzione verso gli altri, concretezza e capacità organizzativa sono prerogative tutte al femminile. Noi vogliamo che le bambine e i bambini di domani siano donne e uomini liberi di scegliere il loro futuro lontano dalla spirale della violenza. Vogliamo che i nostri figli imparino ad essere presenti in prima persona, con le loro idee ed istanze, nella vita pubblica.

Presidente: Pina Farina
 

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